Novembre 11, 2016

Redazione

Edison Energy Pidbull contrasta la degradazione indotta da potenziale

Per contrastare il fenomeno della degradazione indotta da potenziale, Edison Energy ha messo a punto Pidbull, un innovativo dispositivo capace di rigenerare i pannelli solari in modo affidabile.

Per contrastare il fenomeno della degradazione indotta da potenziale, Edison Energy ha messo a punto Pidbull, un innovativo dispositivo capace di rigenerare i pannelli solari in modo affidabile.

Questa soluzione, che ha debuttato alla conferenza Solar Asset Management di Milano, risponde a un preciso problema che riguarda ¾ dei pannelli solari in circolazione.
Il cosiddetto effetto PID (Potential Induced Degradation) è infatti un fenomeno ben noto a tecnici, installatori e manutentori e può portare a consistenti perdite nella generazione di energia a causa di una forte tensione negativa rispetto al potenziale verso terra.
Utilizzando la tecnologia di rigenerazione, questi effetti negativi sono abbastanza facili da combattere, ed è proprio su questo principio che si basa l’attività di Pidbull.
L’effetto PID è un problema comune dei pannelli solari che funzionano con celle fotovoltaiche. Ciascuna di queste celle converte la luce solare assorbita dai pannelli in elettricità. L’effetto PID interrompe il processo di generazione di energia elettrica, ed è causata da un accumulo di ioni positivi (Na+) a seguito di una grande tensione negativa rispetto al potenziale verso terra.
Questi ioni positivi possono avere una forte influenza negativa sul funzionamento della cella fotovoltaica. Il pannello solare quindi genererà meno energia elettrica, in particolare se paragonato ad un pannello solare che non è influenzato da questo effetto. Il risultato è che, a seconda della configurazione del sistema, i pannelli solari produrranno meno elettricità del previsto. 

L’Università di Hasselt / imo-imomec ha sviluppato un set-up di test per determinare la sensibilità dei diversi moduli fotovoltaici all’effetto PID. Nella configurazione, più pannelli solari – di produttori diversi – sono stati collocati in una camera climatica per 96 ore, ad una temperatura di 60 gradi, una umidità del 60% e una tensione di 950 V. Queste condizioni sono state determinate dalla Commissione elettrotecnica internazionale e descritte nello standard IEC 62804. L’effetto PID ha più probabilità di verificarsi quando la temperatura, l’umidità e la tensione sono alte.
Solo 12 moduli su 49 sono rimasti al di sotto del limite di degradazione del 5%.

Quando la soluzione di rigenerazione di Edison Energy, Pidbull, è stata testata nelle stesse circostanze di stress test, è emerso che Pidbull era in grado di riparare in modo affidabile i pannelli solari. Dopo soltanto 96 ore di rigenerazione, il miglioramento medio di tutti i pannelli è stato del 21%.

“L’individuazione e il rimedio all’effetto PID è un importante passo verso una modalità efficiente e affidabile di generazione di energia solare”, ha affermato Davy Verheyden, managing director di Pidbull. “La nostra soluzione offre grandi risultati. Pidbull è inoltre facile da installare, soprattutto rispetto ai sistemi concorrenti. È durevole, e non è richiesta alcuna alterazione dell’installazione tecnica esistente. I proprietari di pannelli solari dovrebbero prendere seriamente in considerazione il PID, e dovrebbero iniziare a prendere misure per contrastarlo quando avviano la costruzione di un parco energetico. Prima si effettua questa operazione, migliore sarà il rendimento nel lungo e nel breve termine”. 

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