Dicembre 11, 2018

Daniele Preda

Fotovoltaico, la visione di ABB nell’intervista a Leonardo Botti

Fotovoltaico, la visione di ABB nell’intervista a Leonardo Botti

Intervistiamo Leonardo Botti, Head of Global Product Management di ABB, che traccia per noi gli scenari del mercato fotovoltaico italiano e globale.

Intervistiamo Leonardo Botti, Head of Global Product Management di ABB, che traccia per noi gli scenari del mercato fotovoltaico italiano e globale.

– Come si posiziona ABB, oggi, sul mercato italiano e globale?
ABB detiene da sempre una posizione di top player globale nel mercato fotovoltaico globale e locale. Si tratta di un mercato caratterizzato da performance molto variabili e alta volatilità, ma al tempo stesso molto dinamico e complessivamente in crescita. Singoli mercati locali possono attraversare fasi di contrazione, ma il trend complessivo su scala globale punta alla crescita. ABB è presente in ogni area geografica e in ogni ambito del settore, residenziale, commerciale/industriale e utility, con una base installata ormai ampiamente superiore a 33 GW e una rete di assistenza e supporto estesa e consolidata.

Per quando riguarda le tendenze del mercato, queste variano secondo l’area geografica fra due modelli di business. Da un lato c’è l’autoconsumo, cioè la produzione di energia da impianti fotovoltaici per uso proprio, un modello che si sta affermando nelle economie consolidate dei Paesi occidentali. Dall’altro c’è la spinta a costruire impianti fotovoltaici con l’obiettivo di produrre energia da vendere o per le grandi utility, modello di business prevalente nei Paesi emergenti con infrastrutture scarse. Ad esempio, in una nazione come il Pakistan, che registra un tasso di crescita del PIL attorno all’8%, esiste un fabbisogno elevato di energia che deve essere coperto costruendo nuove centrali.

Fra questi due estremi ci sono moltissimi approcci intermedi, dalla Spagna che punta a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili con un piano di produzione fotovoltaica di oltre 3,5 GW per le proprie utility, all’Italia stessa, che ha avviato importanti progetti per produrre energia in Sicilia, caratterizzata da produzione locale insufficiente e difficoltà di fornitura dal continente. ABB si propone come punto di riferimento in tutti questi mercati, dall’India al Brasile, dall’Italia alla Turchia, dall’Australia alla Germania, dalla Corea del Sud ai Paesi Bassi.

– Il 2018 sta per concludersi, quali bilanci potete fare? Quale osservatore privilegiato, quali cambiamenti state registrando a livello di mercato, ma anche presso partner e clienti?
Pur con valori inferiori al biennio 2016-17, il 2018 ha rispettato la tendenza di crescita globale, dissolvendo i timori di metà anno legati alla contrazione della Cina, che rappresenta il 50% del mercato mondiale e andava incontro a una contrazione del proprio mercato interno del 50%, quindi un preoccupante -25% su scala globale. Alla fine, la riduzione cinese è risultata più contenuta e compensata da aumenti in altri Paesi, che daranno un segno positivo alla fine del 2018. Bilancio positivo anche per l’Italia, che ha intrapreso un percorso di ritorno alla crescita dopo il crollo del 2014-15.
Senza tornare ai volumi irripetibili del biennio d’oro 2010-12, quando eravamo il primo mercato al mondo, abbiamo ripreso un trend di crescita grazie alla ritrovata competitività delle installazioni fotovoltaiche, che non richiedono più incentivi mirati o sforzi finanziari pesanti. Il comparto ha razionali abbastanza semplici e concreti che lo rendono competitivo con altre fonti energetiche e assolutamente vincente per chi punta all’autoconsumo.

In questo contesto ABB ha continuato ad allargare la base di clienti, supportando clienti consolidati e partner di lunga data con una presenza capillare in tutto il mondo e un’esperienza unica rispetto ad altri player, costruita su una base installata di oltre 33 GW operativa ormai da più di 10 anni. In Italia siamo leader da sempre e nel 2018 abbiamo confermato questa posizione, chiaramente non senza difficoltà.
Per rimanere ai vertici del mercato del fotovoltaico, dove operano concorrenti sempre più aggressivi, bisogna fornire continuamente soluzioni innovative ed efficienti. Nell’estate 2018 abbiamo lanciato React 2, la soluzione fotovoltaica di accumulo che permette di ottimizzare l’energia in eccesso nelle applicazioni residenziali grazie a una batteria agli ioni di litio di lunga durata e una capacità di accumulo fino a 12 kWh. Oltre a promuovere ulteriormente l’autoconsumo, questa soluzione innovativa ha dato nuovo slancio ai nostri partner storici e ci ha consentito di aggiungerne di nuovi alla nostra rete.

– Quali sono gli obiettivi di crescita per il medio periodo? Quali strategie adotterete per accelerare la crescita nel 2019?
L’obiettivo di medio periodo è proseguire il percorso di digitalizzazione dei nostri prodotti, perché le soluzioni fotovoltaiche non sono più semplicemente inverter solari, ma sistemi articolati nei quali gli inverter interagiscono con l’infrastruttura, cioè l’edificio o la rete. In quest’ottica stiamo guardando a tutte le applicazioni, cioè residenziale, commerciale/industriale e utility, con una strategia che ruota attorno a tre fattori, tre “driver” fondamentali che definiranno il sistema elettrico del futuro. Il primo fattore è la generazione distribuita: il fotovoltaico consente di produrre energia per autoconsumo o vendita in maniera capillare, installando un impianto da 3 kW sul tetto di casa o un parco da diversi MW su un appezzamento di terreno in Sicilia.

Per ognuna di queste situazioni, ABB propone soluzioni che rispondono alle esigenze del mercato. Il secondo driver è la possibilità di accumulare l’energia in eccesso, fondamentale per una fonte energetica variabile come l’energia solare; oggi esistono soluzioni di accumulo a costi accessibili per raccogliere l’energia e renderla disponibile quando necessario. Il terzo elemento, forse il più “dirompente” in prospettiva futura, è l’avvento dei veicoli elettrici, che sono destinati a rivoluzionare le modalità di consumo energetico.
Il motivo è presto detto: oggi i consumi energetici diminuiscono alla sera e di notte: ma cosa succederà fra qualche anno se una fetta consistente della popolazione avrà un’auto elettrica e la metterà sotto carica ogni sera come si fa oggi con lo smartphone? ABB asseconda questi sviluppi con strategie e soluzioni che si inseriscono nelle tre direttrici di evoluzione del mercato: inverter per la generazione distribuita, sistemi di accumulo per lo stoccaggio dell’energia e colonnine di ricarica per i veicoli elettrici.

– Quali sono i mercati che andate a indirizzare con maggiore priorità? Perché?
ABB è presente in tutte le geografie e in tutti i comparti. Oltre al già citato React 2 per il settore residenziale, per la produzione su larga scala in ambito utility proponiamo ad esempio PVS-175-TL, l’inverter di stringa che lo scorso luglio ha ricevuto il premio di “Prodotto dell’anno” alla fiera Intersolar, grazie alla sua capacità di fornire la più alta potenza sul mercato per un inverter da 1.500 Vcc e di garantire risparmi fino al 65% sui costi di logistica e installazione per grandi impianti a terra.

Nell’ambito commerciale/industriale abbiamo lanciato a settembre PVS-50/60, pensato per semplificare la gestione e la manutenzione, oltre a ottimizzare i costi generali dell’intero impianto. Questo inverter ha anche funzionalità innovative di comunicazione e controllo tramite un’applicazione di installazione che riduce i tempi di commissioning fino al 70% e può essere facilmente integrata con dispositivi di terze parti nel caso di sistemi esistenti di gestione e monitoraggio dell’energia. Tutti questi prodotti sono destinati ad avere successo, ma naturalmente nel 2019 lavoreremo già a soluzioni ancora più innovative.

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