Luglio 15, 2020

Redazione

Indipendenza energetica, inverter per accumulo da Fronius

Come evidenzia Fronius, il mercato del fotovoltaico sta vivendo una terza evoluzione, ponendosi come obiettivo l’indipendenza energetica.

Come evidenzia Fronius, il mercato del fotovoltaico sta vivendo una terza evoluzione, ponendosi come obiettivo l’indipendenza energetica.
Oggi infatti il 25% dei nuovi impianti residenziali (all’incirca 10.000 unità in valori assoluti) viene dotato di sistemi di accumulo.

Entrando nel dettaglio dei dati locali, le regioni in cui è stato installato il maggior numero di sistemi di accumulo sono la Lombardia, il Veneto, l’Emilia Romagna ed il Piemonte, ovvero le regioni che hanno erogato dei bandi specifici per installazione di sistemi di accumulo su impianti di potenza non superiore a 20 kW a servizio di un’utenza domestica.

L’estendersi in altre regioni di tali bandi e l’imminente attuazione del Decreto Rilancio porterà ad un notevole aumento della richiesta di installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, o di integrazione delle batterie in impianti esistenti.

Essendo l’irraggiamento solare una fonte di energia non programmabile, la tecnologia diventa determinante per il raggiungimento dell’obiettivo di indipendenza energetica e gioca un ruolo fondamentale nella gestione dell’energia che viene immessa in rete.

Ecco quindi che entrano in scena i sistemi di accumulo, ad oggi basati principalmente su celle agli ioni di litio. Questa tecnologia, applicata secondo i requisiti tecnici – posti dalle norme CEI 021 per i contesti residenziali e CEI 016 per realtà industriali con connessione in media tensione – e opportunamente installata seguendo uno degli schemi sotto riportati, permette di aumentare in maniera considerevole la quota di autoconsumo e di raggiungere un’autonomia energetica tra il 60 e il 70%.

Indipendenza energetica

Quali sono le principali differenze tra le varie configurazioni?

Tra le configurazioni possibili, le più utilizzate sono quelle di tipo 2 dove:

  1. Nel primo caso, il sistema di accumulo viene posizionato nella parte in corrente continua e quindi vi è un solo inverter ibrido che converte l’energia prodotta dai moduli fotovoltaici e gestisce anche la carica e scarica del sistema di accumulo; inoltre, essendo bidirezionale, è in grado di caricare il sistema di accumulo con energia solare o con energia alternata proveniente da altre fonti.
    Questa configurazione viene utilizzata nella maggior parte delle nuove installazioni.
  2. Nel secondo caso il sistema di accumulo viene connesso nella parte di impianto in corrente alternata. In questo caso vi sarà un inverter dedicato alla conversione dell’energia solare prodotta dai moduli FV ed un ulteriore inverter dedicato alla gestione del sistema di accumulo, che converte la corrente alternata in continua per ricaricare la batteria.
    Questa configurazione viene spesso adottata quando vi è la necessità di integrare un sistema di accumulo in un impianto esistente, dove l’inverter presente non è predisposto per la gestione di una batteria.

Cosa intendiamo con i due termini Autonomia e Autoconsumo?

• Quota di autoconsumo
È la porzione di energia prodotta dal fotovoltaico o prelevata dalla batteria che viene direttamente utilizzata dall’utenza.
Quota autoconsumo = (E autoconsumata) / (E FV prodotta)

• Quota di autonomia
È il rapporto tra l’energia autoconsumata e il totale di energia consumata dall’utenza
Quota autonomia = (E autoconsumata) / (E consumata totale)

Al fine di raggiungere tali obiettivi, sono determinanti la progettazione ed un corretto dimensionamento dell’impianto FV. Il punto di partenza deve sempre essere l’accurata valutazione dei consumi, soprattutto per i nuovi impianti, mentre per l’implementazione di sistemi di accumulo su impianti esistenti vanno considerati altri parametri, quali: potenza e producibilità dell’impianto FV esistente, nonché l’immissione e i prelievi di energia dalla rete.

Le soluzioni Fronius per le 24 ore di sole

Indipendenza energetica

L’evoluzione del mercato fotovoltaico ha portato, specialmente negli ultimi anni, ad una maggiore efficienza delle tecnologie e ad un miglioramento significativo delle soluzioni per l’indipendenza energetica.

Il percorso intrapreso da Fronius nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni vuole dare risposte concrete alle esigenze sempre più sfidanti degli utenti finali, rispettando l’ambiente e creando i presupposti per un futuro ecosostenibile. Il nostro impegno è rivolto alla creazione di soluzioni che soddisfino la crescente necessità di efficienza energetica in casa e/o in azienda, in piena sintonia con la nostra visione delle 24 ore di sole: un mondo alimentato al 100% da fonti rinnovabili.

Da più di 25 anni i prodotti Fronius sono progettati per lavorare in sinergia con tecnologie di altri produttori e predisposti per le soluzioni future: questo ci ha permesso di realizzare dei nuovi inverter ibridi, incredibilmente versatili e pronti alle esigenze di domani.

La nuova gamma Fronius GEN24 Plus può essere abbinata a diversi sistemi di accumulo, tra cui le batterie BYD, realizzando un sistema molto versatile (sia per nuovi impianti, sia per implementazioni su impianti esistenti) ma soprattutto con grande flessibilità di potenza: da 3kW fino a 10kW, con una capacità modulare da 5,4kWh fino a 66kWh (ampliabile anche successivamente), in modo da soddisfare le esigenze di un’ampia clientela.

Fronius GEN24 PLUS
Gli inverter saranno disponibili in versione monofase (Fronius Primo GEN24 Plus) con potenze da 3 a 6 kW e in versione trifase (Fronius Symo GEN24 Plus) con classi di potenza da 6 a 10 kW.
Sono progettati per garantire un’elevata efficienza non solo nella produzione, ma anche nell’utilizzo dell’energia FV: possono quindi gestire in modo dinamico sia tecnologie di terze parti integrate nell’impianto FV, sia un sistema di accumulo con sistema di back-up. Per questo sono dotati di 2 inseguitori MPP dedicati al fotovoltaico ed un canale per la gestione della batteria; hanno anche un’uscita dedicata ai carichi privilegiati, destinati al funzionamento in isola.

Tale soluzione si distingue dagli inverter comuni per la Multi Flow Technology, che consente una gestione intelligente e simultanea di diversi flussi di energia, e le ben due soluzioni di backup.

La prima permette di installare il sistema di accumulo scegliendo liberamente tra uno dei tre schemi previsti dalla normativa CEI 021.
Le opzioni di backup, invece, garantiscono all’utilizzatore finale la continuità della fornitura elettrica anche in caso di blackout. Le due modalità si distinguono per la massima potenza erogabile in caso di mancanza rete:

  1. PV point: è l’opzione integrata di serie in tutti gli inverter GEN24 Plus. Grazie ad una morsettiera dedicata, può fornire energia ad una presa di corrente predisposta; la potenza massima erogabile è 3,6kW monofase e può essere utilizzata per alimentare i carichi principali. Può funzionare anche in assenza di batteria, fornendo l’energia prodotta dai moduli fotovoltaici.
  2. Full Backup: l’opzione completa che può alimentare tutti i carichi domestici in caso di black-out, grazie alla presenza di un sistema di accumulo. Si realizza tramite l’integrazione di un apposito quadro di backup esterno, configurato in base ai requisiti normativi vigenti e che garantisce la separazione fisica dalla rete, all’interno del quale è inserito uno Smart Meter dedicato che assolve a tale funzione. La potenza massima erogabile sarà pari alla potenza nominale dell’inverter, sia esso monofase o trifase.

         

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