Febbraio 12, 2021

Daniela Rimicci

60 mln di euro per nuova linea elettrica “invisibile” Terna

Lunga 24 km, la nuova linea elettrica prevista nel piano di riassetto dell’alta tensione nelle Dolomiti aumenterà la resilienza e l’efficienza della rete nel Nordest.

Con un investimento di 60 milioni di euro, Terna ha messo in esercizio la nuova linea elettrica ‘invisibile’ lunga 24 km che collega Cortina d’Ampezzo con Auronzo di Cadore, in Veneto.

L’infrastruttura altamente tecnologica e completamente interrata rientra nel più ampio progetto di ammodernamento e riassetto della rete elettrica dell’Alto bellunese. Realizzata in appena 13 mesi, è un’opera a servizio del sistema elettrico nazionale e funzionale allo svolgimento in piena sicurezza dei Campionati Mondiali di Sci in programma a Cortina d’Ampezzo dal 7 al 21 febbraio.

Di rilevanza strategica per un’ampia area del Nord-Est, l’elettrodotto si snoda per 15 km nel Comune di Cortina d’Ampezzo e 9 km nel Comune di Auronzo di Cadore tra le cabine elettriche rispettivamente di Zuel e Somprade. Insieme alla nuova stazione di Auronzo di Cadore (in località Cima Gogna), in costruzione, e al riassetto della rete esistente a 132 kV e 220 kV, il nuovo cavo contribuisce ad aumentare la magliatura e migliorare l’efficienza, l’affidabilità e la resilienza della rete elettrica locale, esposta a interruzioni e fortemente sollecitata dalle condizioni climatiche estreme che si sono registrate negli ultimi anni.

https://www.youtube.com/watch?v=BynbizG8H_0|600|450|0

I lavori della nuova linea

Autorizzata ad agosto del 2019 dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, l’opera di Terna ha coinvolto 27 imprese specializzate, di cui molte locali, e fino a 100 lavoratori nei cantieri, ed è stata eseguita secondo gli standard di sostenibilità e tutela ambientale, senza intaccare il paesaggio boschivo dell’Alto Bellunese.

Nonostante l’emergenza Covid, i lavori sono stati avviati a novembre 2019 e completati  a dicembre 2020. Nei cantieri sono state impiegate diverse squadre in simultanea: questa modalità ha consentito di ridurre i tempi di realizzazione e di limitare i disagi per la popolazione locale e per il turismo.

I cavi sono stati posizionati sfruttando parte della viabilità esistente e sentieri alpini già presenti e utilizzando diverse tecniche. Per le tratte prive di interferenze è stata effettuata la posa tramite lo scavo a cielo aperto, mentre laddove era necessario superare ostacoli lungo il tracciato (torrenti, strade) si è optato per tecnologie no dig, quali la trivellazione orizzontale controllata. In particolare, l’elettrodotto completamente interrato si compone di 40 tratte consecutive, unite tra loro tramite apposite giunzioni per cavi in alta tensione.

L’opera è il risultato di un lungo e proficuo percorso decisionale partecipato dal territorio nel quale Terna ha incluso e coinvolto la popolazione, oltre agli enti e tutte le istituzioni e amministrazioni locali, per la prima volta sin dalla fase iniziale. L’incontro di Terna con le comunità ha rappresentato una tappa di fondamentale importanza nel processo di progettazione ed ha accompagnato tutte le fasi dell’opera.La partecipazione della comunità locale

370 milioni di euro in Veneto

L’intervento rientra nel quadro degli investimenti previsti da Terna nel Veneto. In linea con il nuovo Piano Industriale 2021-2025, Terna ha programmato nella regione un impegno economico complessivo di oltre 370 milioni di euro nei prossimi cinque anni per lo sviluppo, l’ammodernamento e la resilienza della rete elettrica veneta. Il progetto coinvolgerà circa 200 imprese e 850 tra operai e tecnici impegnati in attività di cantiere e lavorazioni in fabbrica. Su scala nazionale, nell’arco temporale 2021-2025, Terna investirà complessivamente 8,9 miliardi di euro.

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