Luglio 22, 2021

Daniela Rimicci

Il mercato europeo delle batterie per storage residenziale

Lo stoccaggio dell’energia fotovoltaica è oggi più che mai popolare e cruciale in molti Paesi europei, installato negli impianti solari in più del 90% dei casi.

Lo stoccaggio dell’energia fotovoltaica prodotta a livello residenziale è oggi più che mai popolare e cruciale in molti Paesi europei. A oggi, infatti, i sistemi di storage residenziale sono installati negli impianti solari in più del 90% dei casi, secondo l’European Market Outlook 2020-2024 di SolarPower Europe. Le motivazioni principali di questa scelta sempre più diffusa sono da ricercare in due principali fattori: emozioni ed economia.

Infatti, negli ultimi anni si è assistito a un passaggio epocale, ancora in atto, dalla tradizione alimentazione di energia da fonti fossili all’autoconsumo di energia rinnovabile, con una sempre maggiore diffusione dell’uso di batterie per stoccare l’energia e poterla utilizzare quando effettivamente necessario. Grazie a un impianto solare fotovoltaico e a un sistema di accumulo, i cittadini sono sempre più indipendenti dalla rete e godono dei benefici energetici ed economici di un impianto fotovoltaico completo.

Le motivazioni di questo cambiamento sono di due ordini: da un lato gli incentivi che ogni Pease ha messo in campo per agevolare il passaggio a fonti rinnovabili, dall’altro lato l’aumento dei prezzi dell’elettricità e, di contro, la costante diminuzione dei prezzi correlati ai sistemi fotovoltaici, rendendoli più attraenti per i cittadini.

L’European Market Outlook stima che l’insieme di questi fattori consentirà ai sistemi solari e di accumulo di raggiungere la parità di rete in tutta Europa, compresi i quadri politici nazionali adattati alle direttive UE che ne agevoleranno il vantaggio competitivo.

L’evoluzione del mercato: la Germania primeggia, l’Italia è il secondo mercato, a seguire UK, Austria, Francia, Svizzera e resto d’Europa

Il mercato dello stoccaggio a batteria residenziale ha visto, già dal 2013 in Germania (il più grande mercato europeo), una continua ascesa anche in Italia e Regno Unito con le prime implementazioni BESS. Fino al 2017, Germania, Italia e Regno Unito sono rimasti i mercati principali con il 90% delle installazioni complessive: la capacità totale di stoccaggio residenziale installata in Europa rappresentava 350 MWh, e circa il 2% di tutti i sistemi solari fotovoltaici avevano un sistema a batteria. Negli anni successivi anche Austria, Francia e Svizzera hanno visto una crescente diffusione.

Il mercato europeo delle batterie per storage residenziale

Nel 2018, 65.500 sistemi BESS residenziali sono stati commissionati in tutta Europa, con una capacità totale capacità di 505 MWh, mentre il 2019 ha registrato un raddoppio della domanda di sistemi solari con storage residenziale: l’anno scorso ha registrato un aumento del 57% con 745 MWh. Questa forte crescita ha portato a un totale installato di capacità di stoccaggio residenziale a quasi 2 GWh, con installazioni BESS che rappresentano circa il 7% del totale in funzione in Europa, ed è un mercato con ancora ampi margini di espansione, pensando che oltre il 90% degli edifici europei sono ancora privi di sistemi solari.

Come nel solare, la Germania è il più grande mercato BESS in Europa, responsabile di due unità su tre installate nelle case nel 2019. Nel 2019, 63.000 BESS residenziali sono stati commissionati, con una capacità totale di circa 496 MWh. Ciò ha comportato una crescita annuale del 75% della capacità di stoccaggio rispetto al 2018. Mentre i 4 mercati successivi più grandi Italia, Regno Unito, Austria e Svizzera – hanno aggiunto il 25% dei BESS residenziali nel 2019, tutti gli altri paesi hanno condiviso solo il 9% del volume di mercato di 745 MWh.

Le sovvenzioni hanno permesso al mercato italiano di svilupparsi rapidamente e diventare il secondo più grande mercato per i BESS residenziali nel 2016. Nel 2019, circa 9.000 BESS residenziali sono stati commissionati, con una capacità aggiuntiva complessiva di circa 90 MWh, con una crescita del 16% rispetto ai 77 MWh installati nel 2018. Il mercato italiano delle batterie domestiche gode dell’incentivo fiscale nazionale per il solare fotovoltaico su piccola scala, il credito d’imposta che copre il 50% del CAPEX per ogni proprietario di casa che installa un impianto fotovoltaico, esteso al residenziale BESS all’inizio del 2018.

Seguono con valori decisamente inferiori UK, Austria, Francia, Svizzera e resto d’Europa, tra cui la Spagna, pioniera in ambito solare grazie alla posizione geografica favorevole. Il Paese iberico, infatti, sta per entrare nella classifica dello storage europeo. Nel Regno Unito, il terzo mercato europeo, il BESS residenziale ha visto solo una piccola crescita nel 2019 con 5.000 BESS residenziali installati, pari a circa 38 MWh. L’Austria ha registrato circa 37 MWh di capacità di stoccaggio residenziale nel 2019, con il mercato dei BESS con un tasso di crescita del 23% rispetto al 2018. In Francia si registra, invece, una capacità di stoccaggio installata nel 2019 stagnante rispetto al 2018, con soli 3.500 nuovi sistemi per una capacità complessiva di circa 14 MWh: i BESS residenziali sono ancora in una fase iniziale. E una situazione del tutto simile troviamo in Svizzera, anche se il mercato ha visto un aumento del 43% della capacità di stoccaggio residenziale a circa 20 MWh.

Tecnologie in commercio per la casa

Tra le tecnologie di ultima generazione per lo stoccaggio che alimenta l’energia per la propria abitazione troviamo il sistema Powerwall di Tesla: una batteria ‘a muro’, collegabile all’impianto fotovoltaico, che supporta l’alimentazione energetica in caso in blackout con minime interruzioni, mantenendo gli elettrodomestici in funzione per giorni, e diventa automaticamente la fonte energetica dell’abitazione in caso di interruzione della fornitura. Il sistema comprende anche un’app per monitorare la produzione e i consumi di energia in tempo reale.

A proporre un sistema che consente un’indipendenza energetica di circa il 90%, secondo il produttore, è il sistema di accumulo SENEC.Home che si adatta all’impianto esistente: SENEC spiega come re-immettere l’energia in eccesso in rete non convenga economicamente, con un ritorno di 14 centesimi per Kw contro 24 centesimi di acquisto.

Con la promessa di un’autosufficienza fino all’80%, Solarwatt propone il sistema Battery Flex, con capacità di accumulo adattabile alle dimensioni dell’impianto, da 4,8 KWh, 9,6 KWh e 14,4 KWh, nonché panoramica e controllo tramite app.

Con una gamma composta da 7 modelli e capacità fino a 12,5 Kwh, il RES2 di Fiamm svolge anch’esso una funzione di back-up e garantisce sempre la continuità di energia anche in caso di interruzione. La peculiarità di questo sistema è che si tratta di batterie rinnovabili: l’intero prodotto è riciclabile ed ecosostenibile. Le batterie utilizzate, infatti, vengono raccolte, riciclate e riutilizzate per produrre altre batterie, creando un circolo virtuoso.

Con capacità di accumulo modulare da 2,4 a 14,4 kWh in commercio vi è anche RA.Store-K di Aton Green Storage, disponibile in 4 taglie di inverter ibridi da 3 a 6kw, anche questo sistema si adatta all’impianto esistente, conferma la funzione anti blackout e, oltre all’app di monitoraggio, integra la funzione Amazon Alexa, ormai sempre più diffusa nelle case degli italiani.

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