Novembre 26, 2021

Daniela Rimicci

Strategie BayWa r.e.: puntiamo su eolico, e-mobility, idrogeno

Abbiamo intervistato l’AD BayWa r.e. Alessandra Toschi, che spiega la strategia di puntare molto sulle tecnologie in evoluzione quali eolico offshore, e-mobility e idrogeno.

Come si posiziona BayWa r.e., oggi, sul mercato globale e italiano?

BayWa r.e. si pone sul mercato mondiale come global player del settore ed è presente lungo tutta la filiera delle energie rinnovabili. Operiamo infatti nelle varie attività di sviluppo, realizzazione e gestione progetti, commercializzazione di componenti per il fotovoltaico e nell’energy trading. Globalmente si registra un aumento del livello di competitività generata dal consolidamento dei mercati, dalle conseguenti diminuzioni del livello di sussidi, da una forte pressione sui margini e dalla spinta all’integrazione verticale che tutte le aziende del settore stanno attuando.

In questo contesto Baywa r.e si muove offrendo un ampio ventaglio di servizi e soluzioni per aziende ed investitori forte della grande esperienza maturata in più di 30 Paesi nel mondo. Basti pensare che ad oggi abbiamo 16 GW in sviluppo, 9 GW in gestione, 7 GW di direct marketing e circa 11.000 partner di installazione e vendita a livello globale. Allo stesso tempo i movimenti sociali che si battono in favore dell’ambiente hanno guadagnato visibilità e autorevolezza riuscendo ad esercitare pressioni su aziende e governi affinché gli obiettivi climatici ed una vera transizione energetica sia messa in atto.

Quali sono i Vostri focus e le strategie per il 2022? Quale segmento reputate maggiormente strategico in ottica di sviluppo del business?

La nostra società punta ad implementare la propria pipeline attraverso lo sviluppo e la realizzazione di impianti da fonte rinnovabile con tecnologie già ampiamente collaudate come eolico e fotovoltaico a terra o su tetto. In un’ottica di sviluppo, puntiamo molto su quelle tecnologie che sono in continua evoluzione come eolico offshore, mobilità elettrica e idrogeno, tutte candidate perfette per portare avanti la transizione energetica. La decarbonizzazione del pianeta è uno degli obiettivi che ci siamo prefissati come azienda e dal 2018 BayWa r.e. è diventata CO2 Neutral, riducendo il proprio footprint e compensando le emissioni attraverso la realizzazione di progetti di energie rinnovabili e se necessario la compensazione con certificati derivanti dalla produzione di energia dalle stesse fonti.

Intervista Baywa r.e.

La pandemia ha stravolto l’economia globale e il modo di lavorare delle imprese. Quale impatto avete riscontrato sulle attività aziendali e sul mercato fotovoltaico?

Come fornitori di servizi essenziali, funzionali alla gestione e manutenzione di impianti di produzione energia, la nostra attività non ha subito alcun tipo di blocco, in particolare per quanto riguarda le manutenzioni periodiche e correttive. Nel primo lockdown solo alcuni interventi di manutenzione straordinaria non essenziali per la regolare funzionalità dell’impianto sono stati rinviati, salvo poi recuperarli dopo alcune settimane.

I codici ATECO della nostra azienda hanno permesso ai tecnici e al team delle sale controllo di continuare a lavorare come sempre, ovviamente adottando le misure sanitarie necessarie per il contenimento della pandemia. Lo smart working ha invece permesso a tutti gli altri dipendenti dell’azienda di proseguire con le proprie attività, operando da casa, grazie ad un efficiente supporto informatico da parte della nostra casa madre. 

Secondo il vostro punto di vista, quanto è strategica e qual è la rilevanza delle attività di O&M, di manutenzione contrattualizzata e del monitoraggio degli impianti? Quali sono le attuali tendenze di mercato?

Ci occupiamo di manutenzione di impianti fotovoltaici fin dai tempi in cui molti dicevano che non sarebbe stato necessario, data la presunta semplicità di questi asset. In realtà oggi tutti coloro che possiedono impianti hanno capito che una gestione attenta, preventiva e analitica degli impianti può permettere di migliorare sensibilmente le prestazioni, nell’immediato e nel tempo.

Per raggiungere questi risultati sono indispensabili una buona organizzazione e la capacità di monitorare e analizzare i dati raccolti dagli impianti. È in questo ambito che si stanno concentrando gli sforzi degli operatori del nostro settore, attraverso ingenti investimenti nella digitalizzazione. Va anche detto però che il mercato oggi si presenta molto competitivo e i corrispettivi riconosciuti ai fornitori di servizi sono sempre più bassi, nonostante l’attività di manutenzione preveda ancora una parte significativa di manodopera. Il rischio è dunque quello di non dedicare adeguate risorse al mantenimento degli impianti, riducendone le prestazioni e la loro vita utile. 

Il revamping prevede una serie di attività e procedure per l’aggiornamento e l’efficientamento degli impianti fotovoltaici. Ci può dettagliare quali interventi effettuate in questo senso? Quali riscontri avete raccolto dai clienti?

Gli interventi che effettuiamo sui progetti fotovoltaici vengono definiti a seguito di una puntuale valutazione delle condizioni del progetto ed uno studio di ottimizzazione e efficientamento della produzione. Si tratta di progetti che comprendono la sostituzione parziale o integrale dei pannelli fotovoltaici o anche degli inverter con componenti di ultima generazione, che assicurano maggiore efficienza, in spazi più ridotti.

La nostra azienda accompagna i propri clienti in questi interventi a partire dall’analisi di fattibilità tecnico-economica, alla scelta dei componenti più adatti, alla progettazione definitiva ed esecutiva ed infine alla realizzazione chiavi in mano del revamping. Le prestazioni misurate al termine dell’intervento, che a volte addirittura superano quanto preventivato, sono fonte di soddisfazione per il cliente che vede il proprio asset “ringiovanito” e con la prospettiva di produrre più energia unitamente ad un allungamento della vita utile del progetto.

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